Monica Sgrò
Monica Sgrò | ANDARE CON IL GREGGE
Il progetto condiviso Andare con il gregge si pone l’obiettivo di valorizzare la transumanza, una particolare esperienza della cultura tradizionale di Valle Camonica ancora attiva, e vuole porre l’attenzione sulla filiera di riutilizzo della lana, insieme all’Associazione Coda di Lana di Malonno.
Le attività operative inizieranno la prossima primavera seguendo un tratto del percorso del gregge del pastore Lorenzo Bona, di giorno e di notte, sia sul territorio di Malonno che nei comuni confinanti, vivendo in modo immersivo il paesaggio e la vicinanza con gli animali.
II gruppo dei partecipanti al progetto sarà eterogeneo: cittadini interessati, due classi elementari del locale Istituto Comprensivo con i loro insegnanti e tutti coloro che vorranno seguire il gregge. Insieme sarà possibile conoscere da vicino la storia viva di un materiale naturale, la lana, scoprendone le caratteristiche antropologiche e tecniche, partecipando alla lavorazione del materiale e alla completezza della sua filiera (tosatura, lavaggio, cardatura, infeltritura e filatura). Atto finale sarà la realizzazione di un’opera permanente in feltro: la bandiera/stendardo della lana, sulla quale svetterà una parola scelta e cucita dal gruppo, nel particolare gergo Gaì dei pastori.
Le attività manuali saranno gestite in collaborazione con la maestra feltraia Barbara Bordini, che da anni collabora con l’artista e dall’Associazione Coda di Lana, attiva sul territorio locale.
Durante il percorso emergeranno riflessioni su questa materia un tempo molto preziosa e oggi considerata solo un materiale speciale da smaltire. Già durante la presentazione pubblica del 1 dicembre sono previsti due azioni: un workshop dal titolo Il gomitolo relazionale e la proiezione del film In questo mondo, di Anna Kauber, che racconta la realtà di diverse donne pastore attive sul territorio italiano.
In collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Malonno e il suo Assessorato alla cultura e con l’Istituto Comprensivo di Edolo, è stato inoltre progettato un piano di lavoro artistico-pedagogico che prevede l’attivazione di laboratori sulla lavorazione della lana e le sue implicazioni operative e culturali. Il processo di realizzazione dell’opera sarà completato dalla realizzazione di un archivio della lana, che potrà essere utilizzata da altri artisti per ulteriori progetti, insieme a testimonianze audio di coloro che nella valle hanno storie e vissuti legati a questo materiale.
L’opera in feltro di lana sarà collocata a Palazzo Martinengo, luogo di riferimento della cultura del territorio, che diventerà un Centro di documentazione, nell’ambito del progetto “la lingua transumante” promosso dal Distretto Culturale in collaborazione con il Comune di Malonno e l’Archivio di Etnografia e Storia Sociale di Regione Lombardia.
Monica Sgrò (Milano, 1973) docente e artista, laureata in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, da diversi anni lavora nell’ambito di progetti relazionali e di arte pubblica. La sua ricerca predilige l’utilizzo di materiali i cui processi di lavorazione siano condivisi, generando una visibile trasformazione del ‘tessuto materiale e sociale’ come l’infeltritura della lana, tecnica eseguita a mano dai popoli nomadi della Mongolia. Il feltro, considerato tessuto non tessuto, è un materiale antico che l’artista apprezza per la sue caratteristiche antropologiche e strutturali. Gli ultimi progetti site-specific hanno avuto committenza pubbliche: ‘Pianta Desiderio’ 2018 per il museo Maio di Cassina de Pecchi (Mi); ‘Margini’ 2019 per Biennolo con la partecipazione della scuola Trotter di Milano.
Anna Kauber, regista, scrittrice e paesaggista, vive a Parma. Da anni documenta e divulga la vita e il lavoro nel mondo rurale, occupandosi in particolare di tematiche sociali e culturali delle comunità. Nel 2015 conclude la raccolta di video-interviste “Ritratti di donna e di terra” che ricerca e documenta la specificità di genere in agricoltura. Intraprende da allora un’indagine sulla relazione fra il femminile e la terra. Dal 2015 al 2017 compie un percorso di video-interviste rivolte a donne pastore, che restituiscono un quadro complesso della pastorizia, dei suoi antichi saperi e delle innovazioni in atto. Dalla ricerca è stato realizzato il film “In Questo Mondo”, Miglior documentario italiano al 36 Torino Film Festival.
In questo mondo Il documentario racconta la vita delle donne pastore in Italia ed è il risultato di un viaggio di più di due anni, di circa 17,000 km percorsi e di 100 interviste rivolte a donne di età compresa tra i 20 e i 102 anni. Le interviste consistono in una visita di 2/3 giorni che la regista ha dedicato a ciascuna protagonista, rendendo possibile la documentazione delle varie attività lavorative e la vita quotidiana. Il film racconta queste donne attraverso l’esperienza della regista che ha vissuto con loro per qualche giorno, immergendosi intimamente e profondamente nella loro quotidianità. Dalla Valle d’Aosta alla Calabria e Isole, una raccolta che coinvolge tutto il Paese.